Dai Baroni al cognitariato

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di M. Minetti

Incapaci di assoggettarli alla disciplina della catena di montaggio o di sostituirli con le macchine, i manager hanno organizzato tali lavoratori intellettuali attraverso contratti a tempo determinato.” (Richard Barbrook, L’ideologia californiana 1995).

La precarizzazione dell’accademia è il modo per disciplinare un ruolo sociale non più apicale.

Negli ultimi 30 anni abbiamo assistito ad una rivoluzione neoliberista europea che nel nostro paese ha trasformato profondamente le strutture sociali. Per adattare più rapidamente le strutture burocratiche, rese ipertrofiche da anni di stato sociale, sono state avviate privatizzazioni, ristrutturazioni, riduzioni del personale, precarizzazione dei ruoli operativi, esternalizzazioni, delocalizzazioni, sussidiarietà anche nei servizi essenziali della sanità, istruzione, servizi sociali, infrastrutture e servizi pubblici, trasporti, acqua, energia, telecomunicazioni, raccolta e trattamento dei rifiuti. Motore di questi profondi cambiamenti è stato il potere centrale dell’UE che dall’attuazione dell’unità monetaria europea, con l’Euro, ha governato con meccanismi finanziari premiali e vessatori la transizione allo stato attuale. Continue reading

call for paper rivista Rizomatica – filosofia – psicologia – tecnologia – Political and Social Sciences

Cerchiamo contributi (2-15 cartelle) per il settimo numero di febbraio 2024.

La rete è oggi l’infrastruttura che impatta maggiormente sulla formattazione dei nostri desideri eterodiretti e sull’illusorio esercizio di libertà che proviamo nel poter navigare liberamente, avendo qualunque cosa desideriamo a portata di click. Ben sappiamo come quello che ci viene dato è molto meno di quanto diamo in cambio: la nostra attenzione e il tempo della nostra vita. La rete dovrebbe essere quindi uno dei più importanti beni comuni da tutelare, in opposizione all’attuale privatizzazione e governance da parte delle note multinazionali Big tech, in quanto ecosfera digitale che accoglie e forma identità, relazioni, affetti, consumi, desideri e iniziative sociali e politiche. La rete è uno dei più remunerativi luoghi di estrazione di plusvalore diretto e indiretto, un media reticolare eslège in cui proliferano comunicazioni multidirezionali su molteplici livelli, comprese stanze chiuse e dark web. La rete, come la società, della quale è il prolungamento e con la quale instaura feedback circolari, è un simulacro di democrazia, nel quale vige la legge del più forte. Continue reading