Soggettività politica e antagonismo sociale

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di A. Marin

Abstract. Il testo analizza la politica come tentativo di suturare l’incompletezza del campo sociale, utilizzando il pensiero di Ernesto Laclau, che unisce psicoanalisi lacaniana e filosofia politica gramsciana. La società viene concepita come un non-Tutto, attraversato da antagonismi irriducibili, quali articolazioni simboliche di un linguaggio, strutturalmente non in grado di ricoprire integralmente il Reale. La politica opera attraverso significanti vuoti, ovvero simboli che unificano domande sociali eterogenee, costruendo il popolo come entità discorsiva contingente. Il populismo è interpretato non come ideologia, ma come logica politica emergente in momenti di crisi istituzionali, dove fronti antagonisti si formano attorno a catene di domande insoddisfatte. Il testo riflette inoltre sulla frammentazione contemporanea, in cui la difficoltà di creare identità politiche stabili, apre a rischi di destrutturazione psicotica del campo sociale. Continua a leggere

Api o lupi?

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di M. Minetti

Nel presente articolo si vuole recuperare la storia delle rappresentazioni dell’umanità originaria come fondamento ideologico delle dottrine politiche della modernità. L’apparente crisi attuale delle ideologie sarebbe invece la dissimulazione delle radici etiche degli attuali valori dietro una presunta oggettività scientifica e un rinnovato realismo filosofico (Ferraris, Manifesto del nuovo realismo, 2022), che metterebbe in grado di misurare la coerenza di scelte etiche mediante algoritmi complessi. Attraverso una panoramica delle opposte concezioni di proprietà privata e beni comuni si vuole mostrare come questi poli della relazione sociale abbiano prodotto corrispondenti scale di valutazione etica, e quindi politica, delle scelte in materia economica. Questi schemi interpretativi sono attualmente in crisi perché hanno impattato la capacità di prevedere ed evitare crisi sistemiche. Si prospettano quindi strumenti teorici e sociotecnici innovativi, capaci di rispondere ai diffusi bisogni sociali insoddisfatti. Continua a leggere

Guide nell’ecosistema

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di M. Minetti

A cosa servono i leader.

C’è un’opinione molto diffusa, soprattutto nelle forme della sinistra libertaria che negli ultimi cinquanta anni ha praticato forme di lotta dal basso, orizzontali, scaturite dalla organizzazione assembleare: ovvero che i leader non siano più necessari, anzi siano la causa dei fallimenti. Leader è il participio del verbo inglese to lead, che significa guidare, accompagnare, condurre. Continua a leggere