Teoria della classe disagiata – Recensione

Ripubblichiamo la recensione di “Teoria della classe disagiata” scritta da Veronica Siracusano Raffa per il suo blog qualche mese fa. Veronica, DocSweepsy per i molti che la leggevano su internet, è venuta a mancare qualche giorno fa a causa di un’improvvisa malattia. Non l’avevamo mai incontrata di persona ma ci mancheranno la sua intelligenza, ironia e capacità di connettere mondi diversi: come aveva detto nella nostra ultima videochiamata “sono un pò dappertutto come il prezzemolo”, e infatti oltre a collaborare con Rizomatica militava in Sinistra Classe Rivoluzione, partecipava a Tech Workers Coalition Italia e scriveva appunto un proprio blog.
Un grande abbraccio a tuttə coloro che le hanno voluto bene.

di V. Siracusano Raffa

 

Se mi chiedono quali speranze ci restano, io risponderò con Kafka: c’è molta speranza, ma nessuna per noi.

Se questo è il migliore dei mondi possibili, figuriamoci gli altri.

Da aspirante disagiata, tenevo da un po’ in coda di lettura l’esordio saggistico di Raffaele Alberto Ventura, sul quale avevo visto molti rimandi e citazioni. Tocca leggerlo, mi dissi e finalmente l’ho fatto. Come mi ha detto Pietro ha molti spunti interessanti. Da sociologa mancata (a proposito di disagio) apprezzo molto i continui richiami teorici, sin dal titolo che evidentemente cita il classico di Veblen, così come gli innumerevoli rimandi letterari. L’autore ci parla invece del rischio concreto, nel senso che è già realtà in non pochi casi, del declassamento del ceto medio occidentale. Continue reading