di M. Minetti
Si ha a volte l’impressione che alcuni problemi nascano da questioni mal poste, in cui vengono inclusi termini ambigui, contraddittori e carichi di sedimentazioni storiche di significati differenti. In questo titolo ho usato di proposito due parole ambigue: anime e lavoro. Se è difficile stabilire cosa sia in termini univoci un’anima, parimenti difficile è stabilire cosa sia il lavoro. Bisognerà sempre chiarire in che riferimento di credenze ci si trova ad operare. L’anima è una struttura interna che sostiene un corpo esterno meno duro. Il lavoro è il prodotto scalare della forza per lo spostamento. Sono definizioni corrette ma non spiegano nulla del titolo. Fuori dall’uso corrente dei termini di anima e di lavoro, vorrei provare a distinguere dei significati situati di queste parole. Degli usi che hanno anime differenti, in quanto sono caratterizzati da opposte motivazioni ad agire nella forma comunemente chiamata lavoro.
Usiamo la parola lavoro per definire attività del tutto estranee, che ci forniscono diversissimi esiti e talvolta inconciliabili soddisfazioni nella nostra economia libidinale. Continua a leggere