La nostalgia del corpo sonoro: isolamento sociale e comunicazioni di massa

la sagoma di un umano da solo camminando in uno scenario 3d virtuale e geometrico

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Pubblicato in origine su Transform Italia il 30 Luglio 2025

di P. Nicolosi

In un libro uscito nel 1977 e intitolato Per una storia dei bisogni l’eclettico, imprevedibile e geniale teologo austriaco Ivan Illich scriveva:

«Cinquant’anni fa, quasi tutte le parole che uno udiva erano rivolte personalmente a lui come individuo o a qualcun altro che gli stava vicino. Solo in certe circostanze lo toccavano in quanto membro indifferenziato di una massa – a scuola o in chiesa, a un comizio o al circo. Le parole erano per lo più come lettere scritte a mano e sigillate, non come il ciarpame che inquina le nostre poste.» 1

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La via del maestro ignorante.

Critica della pedagogia e prassi democratica nella prospettiva di Joseph Jacotot

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di G. Campailla

Negli ultimi anni, parecchi docenti, facendo un qualsiasi corso di formazione o di aggiornamento, si sono imbattuti in un tipo di pedagogia costruttivista che si propone come alternativa alla cosiddetta pedagogia tradizionale, cattedratica. Alla base di una simile pedagogia, vi è l’idea secondo cui la conoscenza sia una dinamica costruita attivamente da colui che apprende.

Gert Biesta, in Riscoprire l’insegnamento, recentemente tradotto in italiano, suggerisce che intendere l’insegnante, in maniera tradizionale, come il detentore di conoscenze disciplinari o, in maniera costruttivista, come un facilitatore degli studenti che costruiscono il loro sapere, delinea due atteggiamenti tanto opposti quanto speculari. Infatti, nonostante la seconda opzione sembri convincente, essa condivide con la prima l’idea per cui la conoscenza sia l’atto di un singolo, secondo un’ottica moderna del sapere come mio dominio del mondo esterno (Biesta 2022). Continua a leggere